Ero una brava mamma prima di avere figli - Guida pratica per sopravvivere al primo anno di vita del bambino (Rizzoli)
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Allora, all'incirca funziona così: un giorno non siete mamme, e il giorno dopo - più o meno all'improvviso - sì. A ripensarci vi viene da sorridere. La vostra vita è cambiata. Prima di avere un figlio vi spalmavate il pancione di olio di mandorle, giravate per vetrine osservando graziosi completini da neonato, tagliavate la verdura cruda a julienne per far piacere al vostro compagno. Ora di Julien nella vostra vita ce n'è uno solo, ed è il re dei lemuri del cartone animato Madagascar. Adesso, per far piacere al vostro compagno, nei giorni buoni buttate sul fuoco 4 salti in padella, altrimenti gli urlate di arrangiarsi con una scatoletta di tonno. Per risparmiare tempo non tagliate più le unghie, le mangiate. Le giornate di shopping sono un lontano ricordo. Fare un figlio è come lanciare nel mondo un amo a forma di punto interrogativo. Bisogna essere preparati, raccomanda qualcuno. Per fortuna e purtroppo, per quanto impegno ci si metta, non lo si è mai abbastanza: quello che si ha in mente prima non corrisponde mai a quel che succederà dopo... E voi, cosa ne pensate? Leggetemi, scrivetemi, confrontiamoci, parliamone!
Faccio la giornalista, vivo a Milano con la mia famiglia:
un uomo (qui soprannominato "Mike Delfino". È lui, quello che guardo nella foto che vedete), tre bambini, la Pupa (9 anni!), il Pupo (6) e la Piccolissima, che ha compiuto 1 anno. Avrei voluto avere anche un gatto, ma il destino beffardo ha fatto sì che in casa mia arrivasse un cane.