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lunedì 31 agosto 2009

Elvis the Pelvis

Siamo tornati e il Pupo ha cominciato a dare spettacolo
Siamo tornati! Grazie a tutti per i messaggi affettuosi degli ultimi due mesi. Siamo sopravvissuti a un gigantesco trasloco e ora abitiamo in una casa bellissima, che però ha l'inconveniente di essere disposta su tre piani: con due bambini, è un po' faticoso fare su e giù quelle settanta/settantacinque volte al dì trasportando oggetti vari e un Pupo di 9 mesi x 11 chili (credo che dedicherò un post specifico all'argomento). Per fortuna sono rientrata anche al lavoro e questo significa che posso riposarmi un po', interrompendo per qualche ora al giorno le attività di cui sopra.
La Pupa è felicissima della casa nuova. Per qualche strana ragione è convinta che sia Disneylànd (notare l'accento sulla "a". Una scelta precisa della Pupa) e di conseguenza pretende di indossare ininterrottamente un tutù bianco, che nella sua testa credo corrisponda a un costume di scena. Poiché la casa nuova è veramente nuova, subito fuori dalla porta c'è un cantiere ancora aperto. La quantità di polvere in circolazione è impressionante e il tutù non è proprio pulitissimo, ma lei non se ne cura - e chi sono io per guastarle la festa?
Il Pupo non dice quasi nulla. Del resto per ora il suo vocabolario consta di due parole: "Eéll" (significato indecifrabile) e "Mamma", che attribuisce indifferentemente a me, a Mike Delfino, alla Pupa e all'idraulico della casa-cantiere. Sembra contento, però. E io sono contenta di lui, che tra l'altro negli ultimi tempi ha sviluppato una sua routine per addormentarsi da solo, anche se non è del tutto ortodossa. Consiste in questo: dopo il bagnetto, il biberon serale di latte e una raffica di baci lo piazzo nel lettino. Lui si guarda attorno per qualche istante, poi afferra con decisione il peluche "Minnen Ratta", quello prodotto da Ikea in milioni di esemplari, al momento il suo pupazzo preferito. Prima se lo passa con voluttà in faccia, poi comincia a strofinarselo su tutto il corpo. Quando arriva all'inguine, ci si sdraia sopra - a pancia in giù - e gli dà quattro bottarelle, simulando i movimenti di Elvis Presley in concerto. Tempo trenta secondi e si addormenta soddisfatto.
Ebbene sì. Non mi preoccupo perché so che l'autoerotismo neonatale è un'attività spontanea del tutto normale: la naturale stimolazione di una parte del corpo che risponde con percezioni particolarmente intense e piacevoli. Certo, la scelta del partner - il ratto, intendo - mi lascia un po' perplessa, ma il Pupo, che Dio lo benedica, ha tutta la vita davanti per affinare i suoi gusti.